Libera il bene: dal bene confiscato al bene comune
Premio “Paolo Cereda” – edizione 2018 – 2019
V’inviamo il lavoro realizzato dalla nostra classe.
Per prepararlo abbiamo incontrato due volontari di Libera che ci hanno spiegato cos’è Libera,
come e quando e nata, ma soprattutto ci hanno fatto capire cosa s’intende per bene confiscato
e perché ha senso riutilizzare questi beni.
Con i volontari e con i nostri insegnanti abbiamo cercato anche di capire cos’è la mafia, quando
e perché è nata, come agisce.
Abbiamo poi riflettuto sulla differenza tra mafia e mafiosità.
Siamo quindi passati alla progettazione del lavoro. Ognuno ha steso un bozzetto che ha
presentato ai compagni. Abbiamo individuato quelli che ci sembravano più pertinenti e li
abbiamo usati per realizzare le tavole.
Per far capire quali sono i rischi e le conseguenze della presenza delle mafie nelle nostre città
abbiamo scelto la piovra come simbolo, abbiamo usato i colori scuri là dove la mafia è presente
e agisce.
Alcune tavole presentano scene contrapposte tra di loro perché volevamo far capire come
spesso alcune situazioni accadono vicino a noi senza che noi non ce ne accorgiamo.
Gli alunni della 2^C
Arianna, Alice, Filippo, Sabrina, Davide, Caterina, Beatrice, Nicolò, Arianna, Gabriele, Marco, Sara, Mohamed, Emanuele, Alessandro, Riccardo, Thomas, Maya, Giulia, Silvia, Christian, Babacar, Christian, Lorena e Alessio