Edizione 4 – 2021/2022
Siamo una classe seconda della scuola Secondaria di Primo Grado
“Giovanni XXIII” di Galbiate, abbiamo scritto questo racconto dopo esserci preparati e aver provato a conoscere un argomento, che ha destato il nostro profondo interesse e che forse proprio per questo ha fatto nascere animate discussioni in classe.
Abbiamo scritto il nostro racconto, preparando in classe una parte dell’ “ossatura” della trama, che poi ognuno di noi rielaborava a casa e inviava alla prof tramite la nostra classroom. A quel punto l’insegnante metteva insieme i nostri scritti per comporre una parte del racconto, che poi veniva letta e nuovamente discussa in classe per gli ulteriori aggiustamenti.
Il nostro è un racconto a 26 o meglio 52 mani: non sempre è stato facile trovare un accordo tra di noi e scegliere le idee che più ci piacevano e a volte qualcuno è rimasto un po’ male, perché sperava che venisse inserita la sua parte di racconto e non quella di altri compagni.
Alla fine, però, questo racconto appartiene a tutti noi, l’abbiamo creato insieme con le idee di tutti e ora, rileggendolo, ci è piace ,perché ci rappresenta.
Nel racconto non troverete un esplicito riferimento a Paolo Cereda, ma pensiamo che indirettamente il nostro lavoro possa riflettere gli importanti valori di cui lui, con le sue scelte, è stato testimone.
Vi auguriamo una buona lettura.